- La questione delle querele intimidatorie rimane un non risolto nel nostro sistema giudiziario: a parole tutti i politici voglio difendere la libertà di stampa, all’atto pratico però sono sempre sorti infiniti distinguo che da vent’anni a questa parte impediscono l’approvazione di una legge.
- Al Senato è depositato il disegno di legge firmato da Primo Di Nicola, ma la calendarizzazione è bloccata. Sentiti da Domani, a favore della calendarizzazione si sono espressi il Pd, il Movimento 5 Stelle e Italia Viva, che avevano lavorato durante il governo Conte 2 a limare il testo.
- Sul fronte del centrodestra è favorevole Forza Italia, che chiede in aggiunta la calendarizzazione anche della legge che cancella il carcere ai giornalisti. La Lega con Andrea Ostellari sfida i Cinque stelle a richiedere la calendarizzazione del testo.
Il parlamento riapre ma nulla si muove sul fronte dell’approvazione di una legge contro le querele temerarie volte a intimorire la stampa e i giornalisti e a limitare la libertà di stampa. Anche se la lite è infondata, causa ai giornalisti anni di processi con conseguenti spese legali. Anche Domani si sta confrontando con il problema: Eni, in seguito a un articolo che si occupava del processo per corruzione internazionale terminato con l’assoluzione della azienda (il fatto non sussiste), ha sce


